LA GENEROSITA' è anche una dote del cane

Per noi umani " la generosità " è la disponibilità a dividere ciò che si ha con gli altri. Offrire un oggetto, un sentimento, un punto di vista, del tempo, noi passiamo dal piacere di possedere al piacere di essere con l'altro...ecco che la riflessione su questo sentimento mi ha permesso di riflettere sul comportamento del nostro cane...ovviamente in assenza di antropomorfismo/umanizzazione verso il cane ma considerandolo comunque un componente della famiglia. Considerazioni grazie al mio vissuto con fido che inizia col cane in famiglia e si completa col cane nello sport e sopratutto nell'utilizzo nel soccorso civile...emozioni vissute che vanno a dare significato all'importante sentimento della "generosità".

Il cane e la sua capacità di colmare il nostro vuoto affettivo con "la generosità".

La presenza del cane nella società contemporanea e moderna può colmare il vuoto affettivo aperto dalla società del "benessere" dove tutto si può comprare senza soddisfare ciò che desideriamo veramente "accettarsi per quello che si è con pregi e difetti".

La natura generosa del cane trova la sua espressione più autentica nella quotidianità : all'interno della famiglia come promotore di comunicazione, negli importanti stimoli formativi che sa offrire al bambino, nell'aiuto psicologico e affettivo che dona a persone diversamente abili, anziani soli, malati e persone affette da sofferenze interiori non evidenti e di cui poco ci accorgiamo data la nostra poca capacità d'ascolto "ci manca il tempo...!!!".

La natura generosa del cane trova la sua espressione più autentica nello sport con il cane stesso :

il senso di protagonismo e accettare l'osservazione del pubblico, i suoi incitamenti che esortano effetti favorevoli sul rendimento dell'atleta. La famiglia che vive gli allenamenti del cane e del suo conduttore con partecipazione trasmettendo serenità al conduttore/atleta e ad un particolare rispetto del cane stesso "il cane è un atleta a tutti gli effetti" e va trattato da tale.

Il club di appartenenza dove l'atleta/l'unità cinofila sente il presupposto della carica di amor proprio, della responsabilità verso la Società di appartenenza, verso i compagni della stessa squadra . Quindi l'atleta/l'unità cinofila deve compiere il suo dovere al massimo , perché potrebbe con un scarso rendimento, compromettere l'esito di una gara. La sensibilità del cane diventa il termometro dell'equilibrio della resa dell'unità cinofila stessa ed e qui che la generosità del cane esprime il suo massimo.

La generosità del cane trova la sua espressione più autentica nel soccorso civile :

possiamo identificare l'unione tra uomo e cane come una simbiosi ed unità d'intenti tale da poter far definire l'unità cinofila come quell'unità operativa costituita da un essere a sei zampe che usa l'udito e l'olfatto del cane e la vista e l'intelligenza del conduttore.

Concludendo, la generosità del cane come vettore all'integrazione uomo/cane, integrazione che deve permette di liberare le nostre emozioni ingredienti principali nella comprensione del linguaggio del cane stesso.

Ricordo una frase di Patricia McConnell /etologa-comportamentista:

Anche chi ha sempre amato i cani ha molto da imparare su di loro perché amarli non significa necessariamente essere in grado di capirli

IL CANE E L'ANZIANO

Un articolo che ho presentato al Comune di Padova/Ufficio Attività Ricreative Terza Età finalizzato a far partire un programma culturale/informativo rivolto alle persone anziane proprietarie di cani, programma che va ad aiutare il rapporto del cane con l'anziano evitando l'umanizzazione e valorizzando il ruolo del cane.

Il rapporto con il cane è in grado di dare un significato esistenziale alla vita dell'anziano.

Nell'età contemporanea gli anziani sono le categorie più a rischio di emarginazione sociale, questa triste realtà è quotidianamente sotto i nostri occhi, il nonno non più produttivo, fisicamente acciaccato, spesso di peso alla nuova famiglia tutta impegnata nelle frenetiche attività giornaliere... è a rischio quotidiano "rottamazione"... scusate la cruda espressione.

Ecco che in questi tragici contesti ci viene in aiuto il cane, per l'anziano il rapporto con il proprio animale diventa un tuffo nella memoria in grado di dare un significato esistenziale alla sua vita.

Uno di questi significati sarà riappropriarsi dei ruoli parentali da tempo persi a causa della crescita e lontananza dei figli, sia perché impreparato al mondo tecnologico dei nipotini, che sono in grado di dialogare meglio con il computer che non col nonno.

La persona anziana spesso rifiuta la tecnologia perché culturalmente a lui lontana, non è in grado di interpretare il nuovo linguaggio, non ha mai pensato all'affetto virtuale...!!!

Il cane allora verrà in aiuto proponendosi come nuova fonte di cure dovute, di affetti da dare sempre e ricambiati.

L'animale nella mente dell'anziano diventerà il nuovo compagno, figlio, coniuge non in modo surrogatorio ma come interprete di un linguaggio interspecifico, esente da supporti tecnologici, ma fatto di poche parole e molti sguardi d'intesa e cascata di emozioni, abolendo ogni forma di competizione.

E' abbastanza comune nell'anziano perdere la cognizione del tempo a causa della staticità delle attività quotidiane, questa perdita di dinamicità temporale può benissimo venire vicariata dall'animale "speciale macchina del tempo".

Il cane infatti cresce, si riproduce, invecchia, rendendo così il rapporto con l'anziano vitale, aperto alle novità perché allacciato al futuro, come dice l'etologo Roberto Marchesini "l'anziano ritrova nell'animale un senso per il suo presente, uno spazio dove costruire nuove storie e ritrovare vecchie contiguità".

Il cane in questo modo sarà in grado di azzerare le lancette della vita, in quanto questo insostituibile rapporto è ogni giorno una pagina bianca, un terreno fertile dove far nascere nuove emozioni ed esperienze.

L'animale non risente delle trasformazioni di costume, sociali o tecnologiche, che molto frequentemente rendono la realtà umana poco comprensibile all'occhio dell'anziano: il cane rimarrà sempre un cane.

Un altro aspetto che caratterizza la vita di un anziano è la rinuncia, un grande male creato dal senso di inutilità derivato dal non essere più coinvolto nelle attività lavorative e sociali quotidiane, che molto spesso traduce in una resa senza condizioni.

In questo triste contesto il cane verrà a proporsi come fonte di attività occupazionale in quanto accudito, spazzolato e curato, interlocutore di un dialogo muto non per questo meno eloquente.

La fisicità del rapporto, aspetto importante, che permette all'anziano nell'interazione col cane ad attivare il suo corpo a compiere tutta una serie di movimenti che vanno dalla passeggiata al guinzaglio all'accarezzare l'animale se non il piegarsi per offrire il cibo.

Il gioco col cane... importante comportamento spontaneo induce ad una attivazione psichica, con aumento dell'attenzione e con la partecipazione alle richieste psicologiche del cane stesso.

Esaminiamo inoltre le componenti fisiche... il gioco col cane, gioco che non obbliga necessariamente a correre, ma sempre induce ad eseguire movimenti coordinati ed in relazione alle richieste e risposte del cane... quindi il gioco diventa una importante ginnastica mentale e fisica.

La passeggiata... importantissima... diventerà anche l'occasione per nuovi incontri, in quanto inevitabilmente porterà l'anziano ad interagire con altri proprietari di cani incontrati lungo la strada o al parco... ecco che allora il cane verrà a soddisfare un'altra fondamentale funzione, quella di "lubrificante sociale".

Educazione cane

DOMANDA:
Buongiorno, volevo sapere se è possibile riuscire ad educare un cane adulto a fare i bisognini anche in casa sulle traversine. A volte capita infatti che non riesco a tornare a casa durante la pausa pranzo e quindi ho paura che non riesca a trattenersi fino a sera..grazie. Romina

RISPOSTA:
Gent.ma Romina, certamente è possibile...si tratta di seguire l'evento nel fine settimana quando puoi osservare post pasti le reazioni del tuo cane. Come sicuramente sai oltre ai bisogni post pasti le evacuazioni sono motivate anche dagli stimoli che il cane cerca con l'olfatto... quindi una corretta osservazione del suo comportamento ti sensibilizzerà ad da farsi. Con nostalgia mi fai venire in mente i bei tempi di quando lavoravo, io vivo da solo in una casa in campagna e i miei cani (tenuti in ampio box in quanto temevo che i maleintezionati me li avvelenassero) mi attendevano alla sera al mio ritorno dal lavoro... fuori subito per la passeggiata e poi in abitazione con me. Per quanto ovvio li abituavo nel fine settimana o prendevo giorni di ferie quando li portavo a casa, la pazienza mi era amica nell'osservare le loro abitudini e poi il risultato non mancava.

Brutto spavento

DOMANDA:
Buonasera, ho un problema con il mio chiuhauha di 4 anni, un pomeriggio giocava a palla quando improvvisamente un forte pianto e dolore ci fa scappare tutti fuori a vedere cosa succedeva al cagnolino... e lui che gridava dal dolore o per uno strappo o una slogatura della rotula della zampetta sinistra posteriore. Da questo momento in poi il cane si rifugia sempre nella sua cuccia notturna ed x 2 giorni non è uscito completamente neanche per mangiare o per fare i bisogni. La terapia antifiammatoria va avanti e nella visita del veterinario non c è nulla di grave, rotula uscita ed infiammazione, purtroppo con il fatto che non esce x paura non fa più i bisogni e si sta bloccando dalla pipi che faceva ogni 2 ore ora la fa ogni 10 ore ed anche le feci, e se non mettevo la glicerina dopo 3 giorni ancora non ne avrebbe fatto, cmq sia x me non è una bella situazione. Adesso sono passati 4 giorni dal fattaccio e la cura sembra fare qualche effetto anche se ogni tanto rialza la zampette. Carissimo sig Esperto in cani mi rivolgo a lei perché mi sono accorto che il cane cammina... il cane quando vede ad esempio il suo trasportino salta fa girate su se stesso però se devo portarlo fuori come lo porto da 4 anni lui nel momento di venire avvicina alla porta ma appena deve superare la soglia fra l interno della casa e l esterno della casa lui si ferma si gira, alza la gamba come se si facesse male e rientra in cuccia e non vuole uscire più... io non riesco a capire se lo fa apposta oppure pensa al forte dolore che ha sentito e quindi ricorda il momento è non vuole uscire, oppure realmente ancora ha qualcosa che gli fa male. Capita pure che riesco a farlo uscire a farlo passeggiare ma non fa nessun bisogno perché si tiene o per paura di farsi male ecc ecc, ci sono momenti che cammina bene ma poi si ferma alza la gambetta e vuole essere preso addosso e non fa neanche un bisogno e quindi sono un po' preoccupato non quanto per la gamba ma perché potrebbe bloccarsi. Domani avrò un altra visita dal medico per questione di tranquillizzarmi io e anche per scrupolo, ma cosa devo fare con questi comportamenti??per i bisogni è possibile che la paura riesce a farlo bloccare??? chiedo aiuto per trovare una soluzione e vi porgo i miei saluti ed io mio grazie anticipatamente.

RISPOSTA:
Gent.ma Cinofila, il caso è importante e con molta umiltà (forma consapevole di intelligenza) rientriamo nel caso in cui solo un Medico Veterinario Comportamentalista può " forse " risolvere il caso. Attenzione al Professionista a cui si rivolgerà, siamo in un mondo dove il Master specifico sul comportamento del cane deve essere unito anche all'esperienza "vissuta" con i cani e quindi come dice il filosofo E.Kant " la teoria senza la pratica è vuota, la pratica senza la teoria è cieca " . Fatta questa premessa io mi permetto consigliare la dottoressa Maria Elisa Cestarollo, il motivo del mio consiglio è perché la conoscenza ha avuto la sua genesi quando da studentessa universitaria veniva ad educare il suo cane ne Centro dove io avevo il ruolo di Istruttore e poi nel presente una fattiva collaborazione in serate informative/culturali a cinofili ed una operatività in cui le sinergie del Medico Veterinari Comportamentalista si univano all'Educatore Cinofilo. Resto a sua disposizione e con l'avidità della costante conoscenza desidero sapere il prosieguo dell'episodio...grazie.

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